Un solo parente e per 10 minuti al giorno

L’ordinanza firmata ieri dal Governatore Eugenio Giani detta le regole per accedere agli ospedali dopo l’aumento dei casi di Coronavirus. “La salute è il bene più prezioso, non possiamo lasciare nulla al caso”

Più rigore, ma senza impedire che i parenti possano vedere i loro cari ricoverati ai degenti. E’ questo il senso dell’ordinanza firmata ieri nel tardo pomeriggio dal Governatore toscano Eugenio Giani all’indomani della decisione della Asl Toscana Centro (https://www.lamartinelladifirenze.it/covid-lasl-toscana-centro-sospende-le-visite-ai-degenti/) di sospendere le visite negli ospedali dato l’aumento costante negli ultimi giorni dei casi di Coronavirus.

Il provvedimento impone la visita di un solo parente per dieci minuti al giorno e a giorni alterni evitando gli affollamenti. I ricoveri Covid poi dovranno essere appropriati e dovrà essere fatto un monitoraggio continuo sulla disponibilità dei posti letto. I percorsi per l’accesso alle aree Covid, ai servizi dedicati e nei pronto soccorso dovranno essere separati, così come dovrà essere frazionato quello per le prestazioni ambulatoriali, garantendo anche un utilizzo delle sale di attesa che consenta il mantenimento di distanze di sicurezza. Tutti i visitatori che presentino sintomi simil-influenzali (rinite, tosse, rialzo febbrile, difficoltà respiratoria) non potranno accedere alle strutture ospedaliere.

“Con questa ordinanza – sottolinea Giani – adottiamo una linea rigorosa a tutela degli ospedali e soprattutto della salute dei pazienti e degli stessi operatori sanitari, impegnati in prima linea nella lotta contro il Covid – commenta il presidente Giani -. Come per le Rsa e tutte le altre strutture residenziali socio-sanitarie, abbiamo riattivato, e predisposto, una serie di soluzioni operative, già testate durante la prima fase epidemica e perfezionate in corso d’opera. La salute è il bene più prezioso che abbiamo, non possiamo lasciare nulla al caso, né sottovalutare i rischi che corriamo senza un adeguato dispiegamento di forze in campo e l’utilizzo di strumenti già sperimentati, che ci hanno consentito di superare i momenti più difficili. Valuteremo giorno per giorno il da farsi, sempre in modo appropriato e proporzionato alle reali necessità del momento, e soprattutto sempre in linea con le indicazioni ministeriali”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.