21 spettacoli e cinque prime nazionali per la stagione di rinascita de La Pergola

Una immagine di Nuda per la regia di Daniele Finzi Pasca

La stagione prenderà il via l’11 ottobre al Saloncino Paolo Poli con la Dodicesima Notte di Shakespeare. Tra le proposte, oltre a classici senza tempo e traduzioni di opere straniere, anche l’adattamento per il teatro del film di Paolo Genovese “Perfetti sconosciuti”

Sergio Rubini nella foto di Eduardo Castaldo

Ventuno spettacoli in abbonamento in Sala Grande, 6 fuori abbonamento nel Saloncino ‘Paolo Poli’, cinque prime nazionali. La nuova stagione del Teatro La Pergola segna finalmente il ritorno alla normalità e crea ponti tra le diverse discipline, i Paesi e le generazioni, in relazione con tutte le arti, la poesia, il potere dell’immaginazione, tenendo sempre come riferimento il lascito pedagogico e culturale di Orazio Costa.

Il cartellone si apre con il programma del Saloncino ‘Paolo Poli’, di recente completamente rinnovato, che definisce l’identità della sala come spazio dedicato alla sperimentazione. Il primo spettacolo, dall’11 al 20 ottobre in prima nazionale,è La dodicesima notte di Shakespeare diretta da Pier Paolo Pacini, nella traduzione di Orazio Costa, con la riduzione di Filippo Gentili, i costumi realizzati dal Laboratorio d’Arte del Teatro della Pergola. Poi altri appuntamenti da non perdere con il bailaor Israel Galván con El Amor Brujo + La Consagración de la Primavera, in prima nazionale; La Colonia, diretta in prima nazionale da Beppe Navello, è la seconda tappa del Progetto Speciale MiC su Marivaux; Giancarlo Sepe nel quadro delle celebrazioni dei 50 anni del suo Teatro La Comunità, propone in esclusiva Bazin con al centro la figura di André Bazin, il creatore dei “Cahiers du cinéma”; i Nuovi presentano La vita è sogno – cronache per una città possibile per interrogarsi su cosa siano la cultura e l’identità, con la drammaturgia di Filippo Gentili; Mariano Rigillo è protagonista con Manuele Morgese di Siddhartha di Hesse, che fonde il linguaggio teatrale con quello dell’animazione, con la musica e incursioni nella visual art.

Stfeano Massini fotografato da Marco Borrelli

La stagione in abbonamento nella Sala Grande si inaugura dal 22 al 27 novembre con Lettura clandestina che restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Ennio Flaiano scrisse per giornali e riviste, selezionati e letti da Fabrizio Bentivoglio con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti. Dal 6 all’11 dicembre poi Stefano Massini, vincitore del Tony Award per la migliore opera teatrale, debutta in prima nazionale con L’interpretazione dei sogni, dal libro capitale di Sigmund Freud. E poi ancora Gabriele Lavia con Il Berretto a sonagli di Pirandello; Michele Placido con La bottega del caffè di Goldoni; Sergio Rubini con la trasposizione teatrale del suo film I Fratelli De Filippo; Armando Pugliese che dirige Uomo e Galantuomo, di Eduardo; Lucia Lavia con Come tu mi vuoi di Pirandello; Alessandro Benvenuti con Benvenuti in Casa Gori; Chiara Francini con Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame. Quanto al capitolo dei classici stranieri tradotti il programma è di prim’ordine si parte con Interno Bernhard – Minetti e Il Riformatore del Mondo con Glauco Mauri e Roberto Sturno diretti da Andrea Baracco, in prima nazionale per arrivare a Spettri di Ibsen con Andrea Jonasson.

Vinicio Marchioni e Sonia Bergamasco in Chi ha paura i Virginia Woolf: foto di Brunella Giolivo

E poi ancora: Chi ha paura di Virginia Woolf? di Albee, con Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni diretti da Antonio Latella; La valigia di Dovlatov con Giuseppe Battiston; Il Figlio di Zeller, con Cesare Bocci, Galatea Ranzi, Giulio Pranno, diretti da Piero Maccarinelli; Il Re muore di Ionesco, diretto da Maurizio Scaparro; Il Misantropo di Molière con Luca Micheletti, diretto da Andrée Ruth Shammah; Fedra di Seneca, con Valentina Banci diretta da Elena Sofia Ricci. Infine l’incrocio tra cinema, letteratura, nuove drammaturgie e originali rivisitazioni, riscritture e adattamenti; Daniele Finzi Pasca con Nuda; Paolo Genovese con l’adattamento del suo film pluripremiato Perfetti sconosciuti; Alessandro D’Alatri con Mettici la mano di Maurizio de Giovanni; Sebastiano Lo Monaco con L’uomo dal fiore in bocca, ultima recita di Roberto Cavosi. 

Dopo l’estate, verranno annunciati cartelloni del Teatro Era di Pontedera e del Teatro di Rifredi, recentemente entrato a far parte del Teatro della Toscana, le attività de l’Oltrarno – Scuola di formazione del mestiere dell’attore diretta da Pierfrancesco Favino e la programmazione completa del Saloncino ‘Paolo Poli’.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.