A scuola s’impara l’educazione finanziaria

Il progetto coinvolgerà due plessi del Quartiere 5 con l’obiettivo di aiutare i giovani, le famiglie e il territorio ad avere consapevolezza della gestione degli equilibri economico-finanziari familiari

Coniugare l’attività formativa svolta nelle scuole con quella rivolta alle famiglie degli studenti attraverso laboratori didattici e seminari per i ragazzi e incontri che consentano agli operatori sociali di relazionarsi con le famiglie per innalzare il loro livello di alfabetizzazione finanziaria: è il progetto “Educazione finanziaria: dalla scuola al territorio”, che prenderà il via in due scuole del Quartiere 5, Amerigo Vespucci e Gandhi. Il progetto, che la sede fiorentina della Banca d’Italia ha condiviso con l’assessorato all’Educazione e Welfare del Comune di Firenze, ha l’obiettivo di realizzare una sorta di ‘filiera educativa’ che sensibilizzi su temi della pianificazione finanziaria, del ricorso al credito e dell’impiego del risparmio; degli strumenti di tutela della clientela bancari; dei rischi derivanti dalle ‘trappole comportamentali’.

L’assessore all’educazione Sara Funaro

E’ stato presentato in occasione della 98ª Giornata mondiale del risparmio, dall’assessore all’Educazione Sara Funaro, dal presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli, dal dottor Paolo Finaldi Russo del Servizio Educazione finanziaria Banca d’Italia e dal direttore della sede di Firenze dell’istituto Mario Venturi.  “È un progetto di educazione finanziaria al quale teniamo molto – ha detto l’assessore Funaro -, che si basa su una collaborazione con la Banca d’Italia che già da anni svolge attività di sensibilizzazione all’interno delle scuole. Adesso, visto il complesso periodo storico che stiamo vivendo, abbiamo pensato che fosse necessario ampliare questo tipo di progettualità per aiutare i giovani, le famiglie e il territorio ad avere una consapevolezza sempre maggiore della gestione degli equilibri economico-finanziari familiari”.

I seminari formativi, tenuti entro la fine dell’anno dal personale della Banca d’Italia  della sede di Firenze, sono tre e sono destinati agli operatori sociali del territorio, secondo la logica ‘formare i formatori’. Questi i temi: ‘Reddito e pianificazione. Indebitarsi sì ma con prudenza’; ‘Strumenti di tutela del risparmio: perché è utile una maggiore educazione finanziaria dei cittadini’; ‘Trappole comportamentali: quali sono i processi alla base delle nostre decisioni in campo finanziario’. Le iniziative di educazione finanziaria della Banca d’Italia sono rivolte a una platea di destinatari molto variegata, cercando di coinvolgere oltre alla scuola fasce di popolazione sempre più ampie e soprattutto quelle che mostrano livelli di conoscenze particolarmente bassi e, pertanto, risultano più vulnerabili.

“Questa proposta offre risposte sull’uso consapevole del denaro – ha detto il presidente del Quartiere Balli – mettendo in campo un lavoro di rete, che dà un aiuto importante alle famiglie in difficoltà del nostro quartiere. Troppo spesso, infatti, le famiglie che fanno più fatica non si immaginano che ci sono degli strumenti finanziari accessibili, attraverso i quali far fronte alle difficoltà economiche incontrate. Grazie a Banca Italia, Con questo progetto la scuola pubblica diventa crocevia di un percorso di formazione finanziaria che interessa sia la comunità scolastica che cittadina”.

Per le scuole sono già disponibili i laboratori didattici ‘I soldi non piovono dal cielo’ e i seminari formativi del progetto scuola della Banca d’Italia; per gli operatori sociali verranno organizzati appositi incontri che consentano loro di relazionarsi con le famiglie fornendo un supporto più mirato alle specifiche esigenze.

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