Covid, un premio ricorderà le persone impegnatesi durante l’emergenza

Il Consiglio riunito nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio

E’ Firenze 2020, nato dal tavolo istituito per fronteggiare la crisi. Giuliani: “Un riconoscimento che si inserisce nel solco dello spirito della città”

Firenze omaggerà con uno speciale riconoscimento le persone impegnatesi in città per il bene degli altri durante l’emergenza Coronavirus. E’ il premio “Firenze 2020” che ha avuto il via libera dal consiglio comunale nell’ultima riunione prima dello stop per le vacanze estive.

Maria Federica Giuliani

Il primo a proporlo, durante le difficili giornate del lockdown, fu il coordinatore del centrodestra Ubaldo Bocci quando venne istituito il “Patto per la Città”, lo speciale tavolo di intervento del Comune con la partecipazione di tutti i gruppi politici presenti a Palazzo Vecchio per fronteggiare l’emergenza e la crisi economica provocate dalla pandemia. La sua idea venne subito accettata e da qui in seguito è nata la mozione che impegnava il Consiglio a promuovere un regolamento ed istituire un premio specifico.

“Da questo tavolo – ha detto il presidente del Consiglio Luca Milani – stiamo attraversando la Storia: un periodo determinante che ci vedrà ricordati, dalle generazioni future, per un passaggio come avvenne a Firenze con l’alluvione del 1966. Si usa dire chi è nato prima e chi è nato dopo quell’immane tragedia, chi l’ha vissuta e chi l’ha sentita raccontare. Questo è ciò che accadrà anche dopo quanto abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Oltre al premio verrà istituito anche un albo dove verranno ricordate le persone e gli enti che riceveranno il premio anno dopo anno”. 

Un riconoscimento dunque che interpreta il sentimento di tante persone e delle istituzioni di fronte alla tragedia e allo strazio che rimangono impressi nelle immagini delle bare portate via dai camion dell’esercito incolonnati e che purtroppo hanno fatto una dolorosa tappa anche a Firenze. “Quel viaggio – aggiunge Maria Federica Giuliani, vice presidente del Consiglio – è stato visto da tutti nel corso del confinamento ed ha colpito il cuore. La settimana scorsa è stato istituito dal Parlamento italiano anche il giorno della memoria per ricordare quel 18 marzo. Avremo molte altre occasioni per ricordare persone che si sono distinte nel sociale. Ma questo premio, nel solco dello spirito di Firenze, ci aiuterà a capire quella che è la vera solidarietà, il vero spirito della nostra città che si è sempre distinta nei momenti di difficoltà e di bisogno”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.