Firenze vince il bando “Città che legge”: in arrivo 90mila euro

L'assemblea si è svolta alla biblioteca delle Oblate

Serviranno a finanziare il progetto di promozione alla lettura #avvicinareladistanza. Bettini: “Premiato il nostro grande lavoro come “ecosistema” del libro

Firenze è prima, tra le città con più di 100.000 abitanti, nel bando “Città che legge”, assegnato dal Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero della Cultura che afferisce alla Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore. Il Comune si aggiudica così 90mila euro che andranno a finanziare il progetto di promozione della lettura #avvicinareladistanza.

Alessia Bettini è vicesindaco e assessore alla cultura

“Siamo soddisfatti per questo risultato che premia il grande lavoro a ogni livello nella nostra città per la promozione della lettura. – sottolinea la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – A Firenze esiste un vero e proprio ‘ecosistema del libro’ che vede in campo il sistema bibliotecario, la rete delle librerie e tante realtà che organizzano eventi e iniziative legate a questo settore, che come amministrazione sosteniamo con convinzione. Avvicinare sempre di più la comunità alla lettura vuol dire promuovere crescita, inclusione, apertura, confronto e dialogo”. Tra i requisiti del bando, l’aver già stipulato un Patto per la Lettura, una rete cittadina di collaborazione permanente tra i soggetti della filiera del libro operanti sul territorio.

Il progetto #avvicinareladistanza è composto da una serie di attività, che saranno organizzate nel 2023 e saranno rivolte principalmente al pubblico con disabilità, al pubblico di lingua non italiana e a chi ha scarse competenze digitali. Tra gli obiettivi anche sviluppare consapevolezza della cultura locale e valorizzare il ruolo della memoria storica all’interno della comunità e rafforzare il Patto locale per la lettura, nato nel 2020, valorizzando e potenziando l’ecosistema della “Città che legge”. Una delle attività sarà quella orientata a consolidare e potenziare il servizio di consulenza digitale offerto dalle Biblioteche comunali. In collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi, verrà poi sperimentato un servizio di interpretariato in lingua dei segni durante alcuni eventi organizzati dalle biblioteche per permettere una più semplice fruizione da parte delle persone sorde.

Il progetto prevede, inoltre, il riallestimento in 6 biblioteche delle sezioni di Lettura accessibile, con acquisto di strumentazione, software ausiliari alla lettura, tastiere con caratteri grandi, trackball, scanner con sintetizzatore vocale e l’implementazione delle collezioni, ovvero audiolibri e libri in grandi caratteri. Nel Quartiere 4 in particolare si consoliderà la collaborazione tra BiblioteCaNova Isolotto e 4 istituti comprensivi del quartiere con attività quali presentazione di libri, lettura e laboratori creativi, narrazione di storie con l’obiettivo di avvicinare gli alunni della scuola dell’obbligo alla lettura e alla biblioteca. Molte attività saranno anche rivolte a bambini nella fascia di età 0-6 anni, figli di cittadini di madrelingua non italiana, per promuovere e sostenere il bilinguismo e la lettura condivisa in famiglia, sensibilizzare i genitori di madrelingua non italiana, sull’importanza della lettura e narrazione in lingua madre ai propri figli e sui servizi offerti dalle biblioteche. 

Spazio, tra le attività previste, anche alla valorizzazione delle esperienze legate alla lettura presenti in città e raccolte dentro il Patto per la lettura tramite una mappa digitale che avvicini le distanze tra luoghi e attività legate alla lettura, riassuma e doni un senso collettivo alle partnership. Prevista anche al realizzazione di una serie di podcast che costituiranno la documentazione di narrazioni orali che entreranno a far parte del patrimonio delle storie della Città di Firenze, per valorizzare la memoria storica e sviluppare consapevolezza della cultura immateriale locale.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.