Jacopo Cellai (FdI) nuovo presidente della Commissione Controllo

Jacopo Cellai (a destra) e Alessandro Draghi di Fratelli d'Italia

Prende il posto di Antonio Montelatici che ha rassegnato le dimissioni in quanto candidato sindaco alle elezioni amministrative di Campi Bisenzio

Jacopo Cellai

Jacopo Cellai (Fratelli d’Italia) è il nuovo presidente della commissione Controllo. L’elezione è avvenuta durante la seduta di questa mattina. Cellai succede ad Antonio Montelatici, dimissionario perché candidato sindaco a Campi Bisenzio con Campi Domani, lista civica sostenuta dal partito di Giorgia Meloni. A Cellai sono arrivati gli auguri di buon lavoro da parte di Montelatici il quale rivolge anche un invito al neo presidente per “sviluppare una piena e fattiva collaborazione con la vice presidente Francesca Calì. Con il senso delle istituzioni che sappiamo bene lo caratterizza, sia una sola cosa con lei per il bene della città di Firenze”.

L’elezione di Cellai, aggiunge Alessandro Draghi (capogruppo di FdI in Consiglio), “è una buona notizia per la città. L’esperienza, il senso delle istituzioni e la serietà di Jacopo sono ben note a tutti, che siano esponenti della maggioranza o dell’opposizione. Doti non comuni, che lo rendono sicuramente il migliore per ricoprire questo ruolo di garanzia. Gli auguriamo buon lavoro per questo ultimo anno di mandato”.

Contro l’elezione si esprimono invece Lorenzo Masi e Roberto De Blasi: “Come era noto immaginare, tanti bei discorsi, tante belle frasi da parte del centro destra, ma quando si parla di ruoli istituzionali la democrazia non è a far loro – attaccano i due esponenti del M5S in Consiglio -. La maggioranza non è stata da meno e si è girata dall’altra parte facendo finta di non vedere ed anche questo atteggiamento in uno spirito democratico riteniamo che non vada bene. Chiediamo di rimettere in discussione tutte le cariche di garanzia che spettano alle opposizioni che ad oggi sono tutte in mano al centro destra ed invitiamo la maggioranza ad intervenire in quanto il regolamento già lo prevede, ma forse anche a loro non interessa molto. E come gruppo politico esprimiamo forti perplessità sulle procedure di voto adottate”.

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