“L’unica vera sconfitta è che siamo ancora a parlare di come gestire un sagrato”

Durissimo intervento di Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) dopo l’occupazione massiccia del sagrato e dell’abside di Santo Spirito da parte delle orde dello spritz. “Ma davvero si pensa che le lezioni sul bello e sul senso civico servano a qualcosa?”

Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia)

“L’unica vera sconfitta che vediamo è che nel 2021 siamo ancora a parlare di come gestire un sagrato”. Parole dure quelle usate da Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia, lunedì in Consiglio su quanto accaduto in Santo Spirito venerdì scorso e anche lunedì sera con l’occupazione massiccia di sagrato e abside laterale della basilica da parte delle ormai purtroppo abituali “orde alcoliche” ripresesi il controllo dei due spazi con buona pace di cordoli, chiodi fiorentini, blocchi di cemento e fioriere servite più che altre come posacenere per spegnerci canne o sigarette oppure come contenitori per vomito e pisciate varie.

“Nel dibattito surreale a cui stiamo assistendo in questi giorni  – spiega Draghi – neanche una parola abbiamo sentito dire  su due concetti di fondo: primo, il sagrato è parte integrante di una Chiesa, è “un luogo di culto da amare e rispettare” come dichiarava lo stesso sindaco Nardella qualche tempo fa, e come tale deve essere considerato. Secondo, il dibattito sociologico costruito cerca di spiegare fenomeni come quelli vandalici di venerdì scorso come la conseguenza della socialità mancata e cioè della sottrazione di spazi pubblici e gratuiti alla cittadinanza. Tema serio, ma che non ha niente a che fare con le dinamiche di Santo Spirito. Che si sono ripetute negli anni anche quando i tavolini dei locali erano meno di quelli presenti oggi e lo spazio “libero” era ancora più ampio. Ma davvero qualcuno pensa che le lezioni “sulla cultura del bello, del senso civico e della legalità” proposte da Nardella dissuaderebbero costoro dall’occuparlo?”.

La protesta artistica di PaP (foto di Stefania Valbonesi)

Scettico l’esponente di minoranza lo è anche su concorsi di idee, presentazioni di libri, dibattiti, spettacoli di danza, o attività sportive così come proposto dalla presidente Pd della Commissione legalità Alessandra Innocenti e anche da numerosi esponenti della sinistra cittadina. “Per questo tipo di attività aggiunge – esiste lo spazio della piazza che è contigua al sagrato ma è altra cosa. Il punto è che il sagrato di Santo Spirito, vuoi per una sorta di disobbedienza “morale” (manifestata più volte verso la stessa Chiesa) vuoi per la comodità di approfittare dei gradini per sedersi, è diventato il luogo preferito e simbolo di una sinistra pseudopopolare e di una serie di soggetti che lì meglio compiono i propri traffici e che non accetterebbero alcuna limitazione del sagrato anche se avessero a disposizione l’intero spazio della piazza”. Draghi conclude ribadendo l’opportunità di in stallare una cancellata a protezione dei due siti. “Specialmente – sottolinea – se dobbiamo scongiurare gli “interventi muscolari” delle Forze dell’Ordine di fronte a chi devasta e vandalizza come accaduto di recente”.

Intanto ieri sulle scalinate della Basilica è andata in scena la protesta di PaP: una protesta questa volta artistica contro la cordonatura dal titolo “Legami” di Elia Buffa. Un invito a tornare a camminare, a vivere insieme, in spazi che devono essere sicuri e vissuti-

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.