Onestà intellettuale e verità i valori di Letizia, reporter scomparsa a 46 anni

Oltre 130 i lavori arrivati. Sabato 19 in Palazzo Vecchio la cerimonia di consegna del premio giornalistico a lei dedicato

Letizia Leviti

I valori che sempre ricercava quando si accostava a un fatto da raccontare erano onestà intellettuale, cura del linguaggio, profondità di contenuti e la volontà di essere là dove accadono i fatti. Quegli stessi valori che rappresentano anche i criteri di selezione del premio Under 35 che quest’anno ha come tema “sul campo”.

Letizia Leviti, brava giornalista di Sky Tg24, se n’è andata troppo presto nel 2016, ad appena 46 anni, vinta da un male incurabile. Ma il suo ricordo è tutt’ora vivissimo ed è proprio per onorarne la memoria torna il riconoscimento giornalistico a lei dedicato e organizzato dall’omonimo sodalizio (www.associazioneletizialeviti.org) fondato nel maggio 2017. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Firenze e dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. 

Il premio verrà assegnato durante la cerimonia che si terrà sabato 19 ottobre alle 18 nel Salone dei Cinquecento (ingresso libero fino ad esaurimento posti). “Con il Premio Leviti a Palazzo Vecchio – ha detto il sindaco Dario Nardella – vogliamo manifestare una grande attenzione verso il giornalismo di qualità. Letizia amava Firenze, era orgogliosa delle sue radici in Toscana e ne faceva una grande occasione di ispirazione per il suo lavoro sempre improntato alla sincerità”.

All’evento, oltre al primo cittadino fiorentino, parteciperanno importanti nomi della cultura e della carta stampata, delle televisioni e del web tra cui Paolo Graldi, Emilio Carelli e Giuseppe de Bellis, La serata verrà condotta dal professor Giuseppe Benelli insieme a Tonia Cartolano di SkyTg 24. Previsti un momento di riflessione, intorno alle parole di Letizia “il nostro lavoro è verità… deve essere verità” e un momento musicale con trascrizioni per archi e saxofono di brani di Franco Battiato, Vasco Rossi e Mina, affidate al sax di Francesco Santucci. Il regista e attore Giancarlo Cauteruccio infine leggerà alcuni brani della giornalista.

Oltre centotrenta sono state le candidature pervenute, con una preponderanza di reportage scritti e destinati sia alla carta stampata che al web. Quest’anno la giuria, presieduta da Claudio Cordova, direttore de “Il Dispaccio” e vincitore del premio nel 2017 nella sezione web, ha introdotto un elemento di novità decidendo di assegnare una menzione speciale che andrà a una giornalista per un particolare lavoro di reportage e inchiesta.

“Questo premio parla di cultura – aggiunge l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi-. L’idea che questa edizione sia dedicata in maniera ancora più marcata alle nuove generazioni di giornalisti penso che sia una bella intuizione dell’associazione che lo organizza e una necessità per il nostro Paese. Oggi c’è bisogno di distinguere il giornalismo di qualità: siamo quotidianamente sommersi da notizie non verificate e da fake news, che vanno sapute individuare e da cui dobbiamo stare alla larga

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.