San Jacopino, colpo in un appartamento e i ladri segnano i portoni per indicare quelli “visitabili”

L’ennesima denuncia di Simone Gianfaldoni e del Comitato Cittadini Attivi: “Siamo soli e sotto assedio. Qui ne succedono di tutti i colori, abbiamo bisogno di sicurezza e di maggiori controlli”

“I nostri anziani hanno bisogno di sicurezza, i commercianti non vogliono più trovarsi la sorpresa all’apertura di trovare le vetrine spaccate e il negozio depredato, i residenti non vogliono più trovarsi con gli appartamenti svaligiati al rientro da una passeggiata”. E’ il nuovo, durissimo, atto d’accusa dei Cittadini Attivi San Jacopino e del loro presidente Simone Gianfaldoni dopo l’ennesima scorreria di fine settimana nel popolare rione fiorentino. Sabato scorso infatti un residente nella zona al rientro nel tardo pomeriggio è rimasto scioccato vedendo come era stato ridotto il  suo appartamento dall’incursione dei ladri: tutto messo a soqquadro, vestiti e valige buttati sul letto e sul pavimento, non c’era angolo che non era sottosopra tutto a terra. Ma non è finita qui perché in via Cassia numerosi cittadini hanno riscontrato sui portoni di casa o subito sui muri delle abitazioni  dei segni scalfiti, segnali probabilmente di un sopralluogo già fatto dalle bande topi di appartamenti per indicare la casa potenzialmente “visitabile”.

“Siamo soli cosa possiamo fare – ripete per l’ennesima volta con un mantra Gianfaldoni – è il ritornello dei residenti: telecamere di sicurezza ce ne sono ma le persone ne vorrebbero di più nel quartiere. Molti cittadini già stanno pensando di mettere in preventivo la pesa per installare un impianto di sicurezza nella propria abitazione”. 

Come se non bastasse tutto ciò nella nottata fra sabato e domenica  alcune auto sono state ritrovate con il finestrino rotto in Via Landini e via benedetto Marcello. “Anche qui la situazione va avanti da tempo senza soluzione – continua Gianfaldoni – E i malcapitati devono esborsare fior di soldi per riparare la vettura”.  Come il cittadino colpito per la seconda volta proprio benedetto Marcello che aggiunge ormai rassegnato: “Non mi bastano trecento euro se la porto a riparare, cercherò di farlo da solo per risparmiare un po’ ma non si può più continuare così”. E poi lo spaccio indisturbato, il degrado, il non rispetto delle regole, il vandalismo. “ Qui ne succedono di tutti i colori, abbiamo bisogno di sicurezza, di prevenzione e controlli giornalieri. Non c’è zona franca in San Jacopino. Rivolgiamo l’ennesimo appello alle istituzioni , al governo cittadino e alle forze dell’ordine: aiutateci”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.