Sedie e tavolini anche davanti ai portoni dei condomìni, lunedì l’approvazione?

Folla e tavolini a Santo Spirito per l'aperitivo

In consiglio arriva il nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico (non sarà gratuita) dal 1° aprile al 31 ottobre che prevede questa possibilità. Opposizioni all’attacco: “Normativa inaccettabile e antigiuridica”

Se verrà approvato, in quella che lunedì si annuncia come una nuova seduta frizzantina del Consiglio Comunale anche se in videoconferenza, il nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico all’aperto (il periodo è il 1° aprile-31 ottobre) che prevedrà che in alcuni casi – con l’assenso del condominio – tavolini e sedie possano occupare anche i portoni d’ingresso delle abitazioni è qualcosa di sconcertante. Tanto che le opposizioni sono partite all’attacco presentando una pioggia di emendamenti, ben 46, che vanno da una parte verso regole più stringenti e dall’altra norme meno dure. Insomma verrebbe da dire una confusione quasi totale nella quale il rischio più evidente e quello che per favorire soltanto una categoria ben definita a rimetterci possano essere tutti gli altri, soprattutto i residenti in quelle parti della città dove la proliferazione di sedie e tavolini è già stata superiore a ogni logica consentita e giustificata in nome della ripresa dell’economia fiaccata dal Covid . Piazza Santo Spirito è l’esempio più evidente.

 “La delibera che lunedì approderà in Consiglio comunale sui tavolini all’aperto provocherà enormi disagi per gli esercenti – precisano i consiglieri del Gruppo Centro Ubaldo Bocci, Emanuele Cocollini ed Antonio Montelatici –. La scelta di questa maggioranza  di prevedere, in alcuni casi per inserire i tavolini all’aperto, il consenso del condominio adiacente è inaccettabile e rischia di creare confusione. Siamo dalla parte degli esercenti che hanno ribadito che qualcosa sfugge a questa maggioranza: i tavolini all’aperto sono un presidio per la sicurezza e un deterrente contro il degrado. Il regolamento, così come verrà presentato in Consiglio lunedì prossimo, 31 gennaio, creerà solo enormi conflitti tra esercenti e residenti e l’amministrazione, con questa scelta, scarica tutte le proprie responsabilità altrove. Siamo fermamente contrari  al regolamento così come verrà proposto dalla maggioranza e, in particolare, su questa norma cervellotica per i tavolini che gli esercenti potranno mettere su suolo pubblico dal 1° aprile al 31 ottobre 2022. Abbiamo già presentato ben 23 emendamenti che verranno discussi in Consiglio comunale. La delibera è assolutamente migliorabile e puntiamo a cambiarla in aula lunedì prossimo”. 

Contrari alla possibilità di mettere tavolini e sedie davanti ai portoni delle abitazioni sono anche i consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai i quali fanno notare che la richiesta di autorizzazione al condominio è ‘antigiuridica’ “poiché non ci risulta che nessuno possa obbligare un condominio a deliberare, e poi come si voterebbe? In millesimi? Si tratta di suolo pubblico, il Comune si assuma le proprie responsabilità senza scaricarle su altri”. E poi propongono di estendere la concessione a gelaterie, vinaini e chioschi oggi esclusi, indicare nel regolamento le eventuali strade in cui saranno vietati i tavolini straordinari, aumentare Nelle aree pedonali la quota di occupazione complessiva, dal momento che si tratta di zone che meglio si prestano alla posa di dehors. Vogliamo anche capire a quanto ammonterà il canone e le modalità di pagamento, visto che il suolo pubblico non sarà più concesso gratuitamente”. Sinistra Progetto Comune infine è contraria ai tavolini davanti ai portoni e chiede che le autorizzazioni non intralcino i pedoni, i mezzi di soccorso e la visibilità delle attività vicine.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.