Sicurezza: Lega propone cancellata alle Cascine

La replica dell’assessore Andrea Vannucci: “Rispondiamo con i fatti, le chiacchiere le lasciamo agli altri”

Cascine come Central Park a New York o piazza Vetra a Milano. Vive e aperte di giorno, chiuse la notte dall’una alle sei del mattino mediante una grande cancellata come avviene per esempio nel caso del grande parco negli States da sempre uno delle maggiori attrazioni per i turisti che si recano a visitare la Grande Mela. A proporlo, attraverso un ordine del giorno presentato in Consiglio, è la Lega durante il dibattito in Consiglio chiesto proprio dal Carroccio sul tema della sicurezza in città.

Federico Bussolin

Non una novità in assoluto dal momento che nel 2011 l’allora sindaco Matteo Renzi lanciò un’idea simile, poi rapidamente accantonata da un lato perché ci sarebbe voluto l’ok da parte della Soprintendenza in quanto le Cascine sono un bene monumentale tutelato e dall’altro per via dei costi spropositati dell’operazione: un milione di euro per recintare un’area di circa 300 ettari. Spiega Federico Bussolin, capogruppo della Lega: “Il Consiglio sulla sicurezza è una presa di coscienza importante. Spaccio, delinquenza, microcriminalità sono argomenti che l’amministrazione affronta col negazionismo. Rispondiamo proponendo alla città numerosi temi”.

Andrea Vannucci

Oltre le Cascine, dunque, c’è di più: l’introduzione della sperimentazione del Taser e il reinserimento delle cosiddette “zone rosse” del prefetto Laura Lega, le 17 aree a rischio introdotte dalla Prefettura e poi bocciate dal Tar che il Carroccio vorrebbe ampliare a 25 comprendendo non solo il centro storico ma anche la periferia, “sfruttando – sottolinea ancora Bussolin – il raggio d’azione delle ordinanze del sindaco come mette nero su bianco il decreto Minniti, un contributo per l’acquisto dello spray al peperoncino e una riforma generale della Municipale. “Si tratta di argomenti non previsti nel programma di Nardella – ha concluso Bussolin – che liquida la sicurezza in appena una pagina del DUP: negare questi provvedimenti va contro gli interessi dei fiorentini”. 

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Jacopo Cellai (Forza Italia) il quale ha proposto di individuare un centro di permanenza temporanea per governare il fenomeno dei migranti; presidi fissi di Polizia Municipale nei quartieri; coordinamento con le forze dell’ordine in funzione antidegrado, fornire ai vigili gli strumenti necessari per la difesa propria e dei cittadini. “Nardella e il Pd – ha aggiunto – non sono credibili sulla sicurezza. Questa amministrazione è debole e inerte: lo dimostrano i continui e crescenti episodi di criminalità ad opera di extracomunitari irregolari”.

Più luce, telecamere, eventi, socialità e polizia municipale sono invece la ricetta dell’assessore alla sicurezza Andrea Vannucci. “Questa amministrazione ha puntualizzato – risponde con i fatti, le chiacchiere le lasciamo agli altri. A noi interessano i fiorentini e la loro sicurezza. Siamo consapevoli che finora abbiamo fatto tanto, ma che dobbiamo fare ancora molto”. In dettaglio l’amministrazione ha già sostituito circa 20.000 luci su un totale di 32.400; i fondi già impegnati per la sostituzione delle lampade a led sono pari a 9.800.000 euro e sono stati impegnati oltre 1.000.000 di euro per l’ampliamento della rete di pubblica illuminazione. Quanto alle telecamere ne sono state installate 908 che diventeranno oltre 1.000 nei prossimi mesi: gli agenti assunti a tempo indeterminato nel 2019 sono stati 140 e 35 a tempo determinato.

Entro la fine dell’anno poi partiranno altri comitati di vicinato, mentre nella zona della Stazione Santa Maria Novella dal 1° dicembre sarà attiva una pattuglia di agenti della Polizia municipale che si occuperà dello scalo ferroviario, di piazza Indipendenza e di San Lorenzo. Infine la basilica di Santo Spirito, dove i frati Agostiniani stanchi del degrado portato dalla “movida molesta” vorrebbero realizzare una cancellata sul sagrato del luogo sacro: “Non sono un grande fan della cancellata. Credo, infatti, che ci sia la necessità di far vivere i luoghi e non di chiuderli – sottolinea -. Santo Spirito in questi anni ha visto uno dei maggiori investimenti dell’amministrazione: penso al rifacimento del selciato e il posizionamento delle telecamere, ma anche ‘il security point’ della municipale e la presenza costanza della polizia”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.