Terrazza panoramica e Urban Centre all’ex centrale Fiat di Novoli, partiti i lavori

Nei rendering qui sopra e in basso, ecco il progetto di riqualificazione dell'ex Centrale Termica Fiat

Il grande progetto di riqualificazione prevede la trasformazione della struttura che serviva a produrre energia elettrica per lo stabilimento polo multifunzionale a vocazione pubblica con sale per incontri, relax e cultura oltre a punti informativi e spazi per co-working

L’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re assieme al presidente del Q5 Cristiano Balli e all’architetto Mario Pittalis

La ex centrale Fiat di Novoli si appresta a diventare il nuovo Urban Centre e spazio espositivo con terrazza panoramica su Firenze. Sono partiti infatti i lavori per dare nuova vita e funzioni alla struttura, con la trasformazione della centrale dismessa in un nuovo polo a vocazione pubblica, culturale, di ascolto e informazione al cittadino. I lavori, che saranno realizzati come oneri a scomputo dall’Immobiliare Novoli, sono stati appaltati al consorzio Conpat aggiudicatario della gara con il progetto redatto da un raggruppamento di giovani professionisti fiorentini coordinati dall’architetto Lorenzo Malavasi dello StudioMAM e in condivisione con la direzione artistica curata dal Comune di Firenze. L’opera ultimata poi sarà ceduta dall’Immobiliare Novoli al Comune di Firenze. “L’ex centrale Fiat – ha detto l’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re che assieme al presidente del quartiere 5 Cristiano Balli ha assistito all’avvio dei cantieri – rappresenta un esempio importante di archeologia industriale, che valorizzeremo con più funzioni di apertura e coinvolgimento della cittadinanza: nel frattempo, sono in via di completamento i lavori nell’adiacente complesso di San Donato per realizzare il nuovo Centro polivalente, per il quale il Comune pubblicherà a settembre l’avviso per ricevere manifestazioni di interesse per il progetto da insediare nei nuovi locali e poi individuare il soggetto gestore”.  L’intero complesso dello stabilimento Fiat fu progettato dell’ingegnere torinese Vittorio Bonadè Bottino negli anni trenta e completato tra il 1938 e il 1939. L’edificio della centrale era destinato a contenere le due caldaie per la produzione di vapore e quindi energia elettrica alimentate dalla lignite autarchica.

I lavori alla ex centrale termica Fiat – Il progetto di trasformazione prevede all’esterno una struttura metallica che richiama il disegno naturale della foglia su oltre 30 metri e una torre leggera per far passare il vento, con pannelli fotovoltaici per generare energia rinnovabile, verde verticale interno e 200 metri di led per illuminare in modo uno dei più grandi esempi di archeologia industriale di Firenze. L’inserimento delle nuove funzioni garantirà la conservazione dei reperti industriali presenti all’interno della struttura. In particolare sarà recuperata la grande sala delle caldaie con il sistema di scale e passerelle. Al piano terra, l’area di 360mq che si sviluppa tra i basamenti in cemento delle caldaie sarà aperta alla collettività con vocazione culturale e di informazione al cittadino. Lo spazio sarà dotato anche di un’area libera per incontri ed eventi. L’ingresso principale avverrà su via di Novoli e dalla nuova scala esterna con i relativi ascensori, ma sarà conservata e ripristinata anche l’originaria scala di collegamento con il piano terra. La nuova torre della scala e degli ascensori, con oltre 36 metri di altezza, sarà la più alta struttura metallica mai realizzata a Firenze, equivalente a un palazzo di 12 piani, e permetterà di raggiungere la terrazza panoramica realizzata sul tetto della centrale. Su questa sarà ricostruita la ciminiera abbattuta per motivi di sicurezza. Sia la terrazza che i due livelli sottostanti saranno dati in gestione dal Comune per la realizzazione del ristorante panoramico più alto della città.

Il Centro polivalente di San Donato – Il nuovo centro polivalente è articolato su due livelli, al primo e secondo piano dell’edificio principale per una superficie complessiva di circa 2050 mq così suddivisa: 1300mq al primo piano, di cui 770 mq salone a triplo volume; 250 mq cinque sale insonorizzate (50 mq l’una); 100 mq sala informatica insonorizzata; 180 mq di servizi e percorsi (uffici con desk al pubblico, bagni, depositi). Il secondo piano ha una superficie di 750 mq di cui: 220 mq sala polivalente; 50 mq salette insonorizzate; 110 mq sala incontri; 100 mq sala relax; 290 mq di servizi e percorsi (uffici con desk pubblico, bagni, depositi). I due spazi, uniti nella funzione al pubblico, avranno due ingressi separati, uno al primo e l’altro al secondo piano, serviti dalle scale mobili e dall’ascensore del complesso. Il centro è concepito per un utilizzo polivalente e intergenerazionale basato su un alto livello di insonorizzazione. I progetti dovranno garantire che nel centro siano svolte attività pubbliche di libera fruizione (gratuite o a pezzi particolarmente calmierati), rivolte prioritariamente ai giovani e ai bambini con spazi dedicati, alla socialità, nonché all’apprendimento delle arti creative contemporanee e della produzione multimediale; attività e iniziative culturali, artistiche e di intrattenimento; attività formative/lavorative come, ad esempio, sale-studio, laboratori per lo sviluppo e il perfezionamento professionale, spazi per il co-working.

Novoli si candida sempre di più ad essere un nuovo centro cittadino – conclude il presidente Balli – grazie a tutte le funzioni che negli ultimi anni hanno popolato questo territorio e alle nuove infrastrutture realizzate, che in pochi minuti lo collegano al cuore della città. Con oggi, completiamo altri due tasselli importanti per la rigenerazione di San Donato quali opportunità per la nostra comunità di vivere nuovi spazi pubblici con funzioni sociali, culturali e di aggregazione importanti e di cui abbiamo sempre più bisogno”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.