Toscana “gialla”, ecco cosa si può fare e cosa no

Tutti in casa dalle 22, centri commerciali chiusi nei festivi e pre festivi. Si potrà fare sport da soli all’aperto. Ma il prezzo maggiore lo pagano musei, cinema e teatri che avranno le porte chiuse fino al 3 dicembre

Toscana area gialla, ma il rischio di entrare in zona 3, ovvero nella fascia arancione è dietro l’angolo. Infatti, la valutazione della collocazione viene fatta su criteri oggettivi che considerano 21 indicatori, che si muovono fra l’Rt, ovvero il fattore di replicazione della malattia, dal numero delle terapie intensive a quello dei posti occupati nelle medicine, al numero dei casi non tracciati. Le misure sono valide dal 6 novembre al 3 dicembre.

L’assegnazione delle categorie di rischio (gialla, arancione, rossa) potrà essere suscettibile di cambiamenti nel corso dell’evoluzione della curva epidemica. L’inserimento delle Regioni nelle diverse aree, con la conseguente, automatica applicazione delle misure previste per quella fascia, avverrà con ordinanza del Ministro della Salute e dipenderà esclusivamente dal coefficiente di rischio raggiunto dalla Regione.

Ma ecco le regole da osservare in Toscana a oggi: chiuse piscine, palestre, cinema e teatri, restano aperti i centri sportivi; per la scuola, didattica a distanza per le scuole superiori, ad eccezione per gli studenti disabili e per l’attività dei laboratori; didattica in presenza dalle medie in giù. Università chiuse, con l’eccezione di alcune attività per le matricole e per le attività di laboratorio; sospese le attvità di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine, anche nei bar e tabaccherie; chiusura di bar e ristoranti alle 18, con asporto permesso fino alle 22, consegna a domiclio senza restrizioni; riduzione fino al 50% del trasporto pubblico, con l’eccezione del trasporto scolastico; coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, studio o salute, non ché situazioni di necessità; sono chiusi mostre e musei; centri commericali chiusi nei festivi e prefestivi, con l’eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di genri alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.

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