Pasqua e Covid-19, 200 transenne bloccheranno parchi e giardini

Saranno installate tra oggi e domani per impedire ulteriormente l’ingresso nelle aree verdi già chiuse. Del Re: “rispettiamo le norme per non creare danno a noi e alle persone più fragili”

Duecento transenne e nastri bianchi e rossi per rafforzare la segnaletica e delimitare nuovamente le aree verdi chiuse al pubblico, nel rispetto delle norme per contenere il contagio da Coronavirus e in aggiunta a un maggior presidio della polizia municipale.

Si delinea il piano messo a punto dal Comune per evitare assembramenti e concentrazioni di persone in vista dell’ormai imminente week-end di Pasqua alla luce anche delle ulteriori disposizione del premier Giuseppe Conte che in pratica hanno prolungato il lockdown per tutto il Paese almeno fino al prossimo 3 maggio. Un piano che molto probabilmente potrebbe essere riproposto anche in occasione dei prossimi due ponti in programma il 25 aprile e appunto il Primo Maggio.

I dispositivi saranno installati tra oggi e domani per delimitare giardini e aree verdi, e rafforzare la segnaletica specie nelle zone dalle quali era stata rimossa nei giorni scorsi. Riguarderanno i giardini di viale Righi e via Levi, l’inizio della pista ciclopedonale dietro Obihall, l’area verde di piazza Oberdan e i giardini di via Caracciolo (Q2); l’area verde di piazza Elia Dalla Costa e l’ingresso del parco Anconella/Albereta da piazza Ravenna (Q3); le rampe di accesso all’Argingrosso (Q4).

“In vista delle prossime festività – dice l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re – rinnoviamo l’appello ai cittadini a tenere comportamenti corretti e a non entrare nei giardini chiusi: è fondamentale che tutti rispettiamo le norme per non creare danno a noi stessi e alle persone più fragili. Nei giorni scorsi si sono verificate purtroppo anche violazioni di alcuni spazi chiusi, come ad esempio delle aree cani: ricordo che la trasgressione dei divieti comporta sanzioni anche di natura penale. Ringrazio infine gli operatori della Direzione Ambiente, che anche in questi giorni sono al lavoro per la nostra tutela e per continuare a prendersi cura del nostro ambiente”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.