La FirenzeArt Gallery ha sospeso le attività al pubblico ma propone al pubblico mostre on line. In linea la mostra di Alessandro Ongaro, a breve interessanti novità.
Il CoronaVirus ha fermato anche il mondo dell’Arte ed i grandi musei si sono attrezzati per rendere fruibili grandi mostre, collezioni, aggiornamenti con esperti d’arte. Anche le “piccole” gallerie si sono dovute adeguare, chiudendo al pubblico. A Firenze già da oltre quindici anni la FirenzeArtGallery propone al pubblico un sito web sempre aggiornato, con un catalogo visivo di vasta dimensione.
Le mostre on line
![](https://i0.wp.com/www.lamartinelladifirenze.it/wp-content/uploads/2020/04/3296-large-IMG_20200303_100936.jpg?resize=450%2C345&ssl=1)
Precursore già da diversi anni, Andrea Tirinnanzi – fondatore della Galleria – ha già da anni sperimentato le mostre on line, con possibilità di lasciare un proprio pensiero nel libro ospiti virtuali. In questo momento è on line la mostra personale di Alessandro Ongaro, artista fiorentino i cui disegni sono ospitati anche nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.
Per visitare la mostra è possibile collegarsi al sito internet della Galleria al seguente indirizzo: https://www.firenzeart.it/mostrevirtuali/spaziarmonici-alessandro-ongaro
Dalla Galleria sono annunciati nuovi “protagonisti on line” a breve!
Note sull’artista
Alessandro Ongaro nasce a Firenze il 30 ottobre 1928, manifesta presto una predisposizione per l’arte, tanto che all’età di 6 anni viene inviato alla scuola privata delle sorelle Tempestini per apprendere i primi rudimenti del disegno e delle tecniche di pittura, compresa la fabbricazione artigianale dei colori. Quattordicenne, si trasferisce a Venezia per frequentare il Liceo Artistico. Nella città lagunare, dove vive gli anni della guerra lontano dalla famiglia, fra grandi ristrettezze economiche, riesce a finire gli studi grazie ad una borsa di studio, qui il giovane Ongaro forma la sua personalità artistica. Nel 1953 congedato dal servizio militare rientra a Firenze, qui incontra una giovane impiegata, che da ventenne sposa. Nel 1963 la famiglia si trasferisce a Scandicci e diventa libero professionista, aprendo un suo studio a Firenze. Il lavoro lo porta a Porderone, Varese, Torino Giappone, in questo periodo realizza mobili, gioielli, sculture in legno e altri piccoli oggetti d’arte. Ma è la pittura in cima alle sue arti. Nel 1971 inaugura una prima personale importante alla galleria d’arte Parione, dove il critico Massimo di Volo vede la rievocazione del surrealismo e delle forme fluide di Mirò. Quattro suoi disegni sono presenti al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.