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Nascono i nuovi ‘depositi visitabili’ dei musei civici fiorentini

19 Gennaio 2024 // Luciano Mazziotta

Inaugurati oggi nel complesso di Santa Maria Novella dal sindaco Dario Nardella. Arriveranno a contenere 4.500 opere tra cui Fontana, Guttuso, Carrà, De Pisis, Mafai, Cagli, Morandi

Nascono i nuovi ‘depositi visitabili’ dei musei civici fiorentini, uno spazio che è quasi un museo dove ammirare tante opere d’arte finora rimaste celate al pubblico per mancanza di spazi adeguati per la loro fruizione. I depositi hanno trovato casa nel complesso di Santa Maria Novella e sono stati inaugurati dal sindaco Dario Nardella. Presenti anche il presidente della Regione Eugenio Giani, la vicesindaca e assessore alla cultura Alessia Bettini e l’assessora ai lavori pubblici Elisabetta Meucci. Il patrimonio artistico comunale annovera migliaia di beni mobili suddivisi in raccolte, in parte esposte nei diversi musei civici della città o conservate negli annessi depositi e in parte smembrate e ricoverate in sedi provvisorie, nell’attesa di un luogo nel quale potessero essere riunite e riordinate. Così è stato deciso di destinare parte degli ampi ambienti del complesso di Santa Maria Novella a un progetto originale che consentisse non solo di raccogliere grandi quantitativi di opere d’arte in condizioni ottimali di conservazione, ma anche di renderli fruibili per i cittadini. Tra gli artisti esposti ci sono Fontana, Guttuso, Carrà, De Pisis, Mafai, Cagli, Morandi.

“Non c’è niente di più spiacevole di avere così tante opere d’arte chiuse nei depositi senza che i cittadini possano ammirarle – ha detto -. Oggi a Firenze abbiamo raggiunto invece un obiettivo ambizioso: in questi spazi arriveremo a contenere ben 4500 opere dei nostri depositi che saranno godibili dai cittadini, dagli studiosi e dai turisti, una grande conquista di cultura e civiltà. Questo progetto fa parte di un nuovo tassello della trasformazione del complesso di Santa Maria Novella: siamo al lavoro per l’apertura del museo dell’italiano Mundi, per la caffetteria, la riqualificazione del cortile interno, gli appartamenti di social housing e la nuova biblioteca, in un mix di funzioni culturali, sociali e civiche che è davvero un unicum in città”.

I nuovi depositi sono stati realizzati su progetto della Direzione Servizi Tecnici in collaborazione con la Direzione Cultura e Sport, nell’ambito della campagna di riqualificazione degli ambienti del complesso di Santa Maria Novella liberati nel 2016 dalla Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri. I lavori sono costati circa due milioni di euro per la parte di ristrutturazione delle sale nell’ambito della trasformazione dell’intero complesso e quasi 40 mila euro per la parte di trasporto e allestimento.

In questa prima fase sono già state sistemate circa 300 opere appartenenti alla raccolta Alberto Della Ragione e ad altri nuclei delle Collezioni del Novecento. A queste andranno progressivamente ad aggiungersi: la rimanente parte delle collezioni novecentesche, funzionali alle rotazioni espositive del vicino Museo Novecento, le sinopie del ciclo di affreschi del Chiostro Verde di Santa Maria Novella, alcune raccolte ottocentesche, tra le quali quella dell’ex Museo del Risorgimento e il legato di Icilio Cappellini comprendente dipinti dei Macchiaioli, le opere non esposte dell’ex Museo storico-topografico Firenze com’era e un’ampia rassegna di marmi, gessi e reperti lapidei di varia provenienza, per un totale stimato di circa 4.500 beni.

I nuovi depositi sono ospitati in una parte dell’edificio che delimita il braccio occidentale del Chiostro Grande. Questi ambienti sono rimasti a lungo inaccessibili perché inclusi nella caserma: oggi grazie alla riqualificazione attuata Comune, tornano a vivere come luogo di conservazione e di fruizione del patrimonio artistico. Occupano una superficie di 1100 metri quadrati, disposti su tre piani. Al piano terra gli ambienti consistono in una grande sala voltata di 290 metri quadrati che ospita la ‘Galleria delle sculture’ allestita con pedane, basamenti, mensole e scaffalature per statue, busti, e materiali lapidei vari. Gli ambienti di deposito al primo piano hanno una superficie di 650 metri quadrati circa distribuiti in nove sale. Nelle due sale più ampie sono state realizzate delle imponenti strutture metalliche autoportanti in parte già attrezzate con grandi pannelli grigliati a scorrimento, bifacciali, che garantiscono l’appendimento dei dipinti su entrambi i lati. Nelle altre sale sono state previste ulteriori attrezzature espositive e conservative, non solo griglie, ma  anche cassettiere e scaffalature per collocare manufatti eterogenei.

Le visite, curate da MUS.E, daranno la possibilità di scoprire non solo le opere che vi sono conservate, ma anche il ‘dietro le quinte’ del funzionamento di un moderno deposito museale. Le prime visite guidate si terranno venerdì 26 gennaio alle ore 14, 15 e 16 e sabato 27 gennaio alle ore 10, 11 e 12 e saranno gratuite. A partire da febbraio, saranno a pagamento ogni sabato (prenotazione obbligatoria: 055-2768224, info@musefirenze.it).

Argomenti:depositi visitabili, inaugurazione, musei civici

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Info Luciano Mazziotta

Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.

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