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Nel nuovo Campo di Marte sparisce la palestra dell’Affrico e spuntano due “foglie” commerciali

15 Luglio 2022 // Luciano Mazziotta

Presentato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione del quartiere che è direttamente collegato a quello per il nuovo Franchi. Nardella: “Diventerà un nuovo centro pulsante della città, sarà una delle locomotive sociali, culturali ed economiche di tutta la città”

Più di un dubbio e diverse perplessità, con il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi che quasi sbotta quando, durante l’illustrazione del masterplan destinato a cambiare per sempre l’immagine del Campo di Marte, viene ventilata l’ipotesi di abbattimento del palazzetto dell’Affrico all’angolo tra viale Paoli e viale Manfredo Fanti per sostituirlo con un impianto da 700 posti che anche nel progetto appare alquanto miserello. Già perché dopo il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo al restauro dello stadio Artemio Franchi questa mattina in Sala d’Arme a Palazzo Vecchio è toccato al nuovo volto di tutta la superficie che gravita attorno allo stadio che sarà oggetto di un robustissimo e pesante restyling.

Il rendering della piscina pubblica

Il progetto di fattibilità tecnico economica, presentato fra gli altri dal sindaco Dario Nardella e da David Hirsh, associate Director dello studio Arup, che ha vinto il concorso internazionale di idee per stadio e quartiere, si pone l’obiettivo di contribuire alla rigenerazione complessiva dell’area di circa 26 ettari, facendone un tassello fondamentale non solo della riqualificazione dell’Artemio Franchi, ma di tutta la città. Il nuovo Campo di Marte, almeno nelle intenzioni dei progettisti, sarà un grande parco urbano attrezzato e l’intero quartiere, che avrà nel nuovo stadio Franchi la sua icona di riconoscibilità, sarà attrattivo e vivo per residenti e visitatori tutti i giorni dell’anno e non solo in occasione delle partite di calcio.  Con la realizzazione dell’intervento di rigenerazione urbana saranno creati oltre 400 posti di lavoro ed è prevista una presenza giornaliera media tra addetti alle varie attività e visitatori di oltre 2.500 persone. I lavori per Campo di Marte dovrebbero cominciare al termine di quelli di restauro del “Vecchio Comunale”: tutti e due gli interventi comunque dovrebbero avere una conclusione nel 2026.

“La riqualificazione dello stadio Franchi si porta dietro la riqualificazione di Campo di Marte – ha detto il sindaco Nardella -, che prevede grande attenzione alla sostenibilità e alla mobilità, con un piano che investe molto sul trasporto pubblico, sulle piste ciclabili e sui parcheggi. L’investimento complessivo, che tiene conto del restyling dello stadio, della linea tramviaria e di tutta la riqualificazione del quartiere, arriva quasi a 500milioni di euro. Queste risorse sono tutte già reperite, tranne la parte della qualificazione delle aree di Campo di Marte esterne allo stadio, del valore di 70milioni di euro, per la quale sarà prevista una procedura di evidenza pubblica. Abbiamo avuto grande attenzione per i residenti: gli spazi verdi aumenteranno, avremo 50mila metri quadrati a disposizione di tutto il quartiere e manterremo la stessa offerta di impianti sportivi. Campo di Marte diventerà un nuovo centro pulsante della città, sarà una delle locomotive sociali, culturali ed economiche di tutta la città. Con il presidente Pierguidi abbiamo una Road map da portare avanti perché abbiamo bisogno del supporto del quartiere, che deve essere il nostro alleato per realizzare questa opera”. Sì, ma intanto i previsti incontri con i cittadini, i negozianti e le altre realtà del quartiere, previsti originariamente proprio in questi giorni, sono scivolati a settembre.

Il team di progettazione del masterplan dunque immagina il nuovo Campo di Marte come un grande parco urbano, che dialoga direttamente con il quartiere, nel quale è anche incastonato lo stadio. L’aspetto più evidente sono le due cosiddette “foglie” o “onde” rialzate a verde che sul lato di viale Paoli saranno a destinazione terziario-ricettiva (circa 4.350 mq di superfici con uffici e spazi eventi, una struttura ricettiva di circa 5.300 mq con spazi di ristorazione, aree spa e il mantenimento della palestra esistente utilizzata dall’ACF Fiorentina, che verrà convertita all’uso pubblico e inglobata all’interno della nuova struttura in legno, prevista a copertura del nuovo insediamento e sulla quale sorgerà il parco pubblico: 15 metri di altezza), mentre sul lato di viale Manfredo Fanti avranno una connotazione esclusivamente commerciale (lo stadio Cerreti sparirà, al suo posto negozi anche sportivi aperti al pubblico. Le aree commerciali, per un totale di circa 4.500 mq, si articolano prevalentemente in due ampi open space posti al piano terra a ridosso delle vetrate create dal sollevamento del manto verde del parco pensile: 10 metri di altezza totale). Resta da capire però cosa accadrà alle due foglie nel caso come in questi giorni di caldo estremo e siccità, perché il rischio potrebbe essere quello di vedere il parco rialzato tristemente rinsecchito e giallo: oppure il caso contrario con quei temporali improvvisi che rovesciano tonnellate di acqua in pochi minuti e potrebbero risultare un problema per il deflusso . Ma a questo i progettisti avranno sicuramente pensato. Naturalmente non mancheranno parcheggi interrati, si punta poi molto al nuovo parcheggio di interscambio a servizio della stazione ferroviaria, con circa 3.000 posti auto disponibili e ovviamente alla tramvia 3.2.2

Lo spazio urbano del nuovo insediamento direzionale e turistico-ricettivo è strutturato a partire dalla realizzazione di una grande corte pubblica, parzialmente coperta dalla trama lignea che sostiene il parco pensile, e illuminata da un sistema di ampie aperture che mettono in relazione la nuova piazza con lo spazio verde soprastante, generando l’immagine di una galleria pubblica. La nuova piazza sarà racchiusa a sud-est, verso via Paoli e l’Unione Sportiva Affrico, dagli spazi dedicati ad attività ricettive, articolati su 4 livelli. Al piano terra sono previsti, insieme alla lobby di ingresso alla struttura alberghiera (circa 90 camere di varie metrature a 5 stelle o 4 superior), un’area lounge bar e un ristorante aperti al pubblico, entrambi direttamente accessibili da via Paoli, dove saranno realizzate ampie aree verdi e pedonali. L’atrio posto lungo il fronte nord della struttura darà accesso anche alla nuova piscina pubblica, che sostituirà quella attualmente esistente ai piani interrati del Franchi. La piscina oltre agli spogliatoi, avrà una vasca da 25 metri e ad aree fitness a bordo vasca.

Ed eccoci al punto che ha fatto sobbalzare il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi. Il progetto funzionale del nuovo Campo di Marte prevede la realizzazione di un nuovo palazzetto attrezzato per ospitare circa 700 spettatori all’interno dell’Unione Sportiva Affrico, naturalmente buttando giù quello esistente. Secondo i progettisti sarebbe stato immaginato per ospitare attività sportive diverse: dal basket, alla pallavolo, al calcetto, alla pallamano grazie alla flessibilità del sistema di gradinate fisse e mobili previste al suo interno. Ma l’impatto che lascia almeno in questa fase è alquanto brutto e miserello. Senza contare che la palestra dell’Affrico è una vera e propria pietra miliare della storia della città nella quale sono passate generazioni di fiorentini amanti del basket. Va meglio al giardino Niccolò Galli che sarà mantenuto come parco urbano (e meno male aggiungiamo noi…): le alberature esistenti saranno conservate e sarà collegato alla nuova area verde che sarà realizzata. Il mercato rionale verrà infine integrato nell’assetto del parco urbano su viale Fanti. La pista da skateboard infine sarà invece ricollocata nell’area attualmente occupata palestra gonfiabile. 

Argomenti:Campo di Marte, Quartiere 2, riqualificazione, stadio Franchi

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Info Luciano Mazziotta

Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.

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