Il giornalista si trovava nei pressi della ruota panoramica per svolgere un servizio sullo spaccio di droga nel grande parco che non si è mai arrestato
Se l’intento della giunta Nardella, ormai uscente, era quello di tenere lontano pusher e balordi di ogni razza fidando nell’azione deterrente della ruota panoramica allestita in piazza Vittorio Veneto, questo è miseramente fallito. Perché non solo spaccio h24, aggressioni, furti con strappo, macchine ritrovate aperte e rovistate all’interno sono continuati senza soluzione di continuità. Ma questa volta c’è stato un ulteriore salto di qualità perché vittima dell’ennesima aggressione è stato Jacopo Storni giornalista del Corriere Fiorentino, fronteggiato e minacciato da alcuni stranieri mentre cercava di documentare alcune situazioni di spaccio di droga nel parco delle Cascine.
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Secondo quanto riporta lo stesso giornalista sul sito del Corriere Fiorentino, Storni ieri mattina si trovava alle Cascine per svolgere un servizio sullo spaccio nel grande parco cittadino. Tutto è iniziato quando si è inoltrato nel parco dirigendosi verso la fermata Monni. Lì ha cominciato a lavorare fingendo di telefonare mentre scattava foto. Tempo di fare pochi scatti che è stato individuato da un ragazzo magrebino che al grido di video video ha tentato di strappargli il telefono per cancellare video ed immagini. Alla resistenza del giornalista, e alle grida dell’aggressore, sono giunte altre persone che alla fine erano oltre una decina tutto intimando a Storni di consegnare il telefonino. Lui ha mostrato le foto fatte e poi davanti a loro le ha cancellate. Ma uno di loro, che forse poteva essere un capo, ha preteso di controllare l’operazione fatta e meticolosamente ha cancellato tutto il contenuto di immagini presente nel cellulare. Poi con calma ha intimato a Storni di andarsene e di non farsi più vedere da quelle parti Storni colto da ragionevole preoccupazione ha ceduto mostrando le foto fatte e cancellandole. Associazione Stampa Toscana e Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, molto preoccupati, esprimono piena solidarietà al collega Jacopo Storni.
“Un episodio che preoccupa – commenta il presidente di Odg Toscana, Giampaolo Marchini – e deve far capire che il Parco delle Cascine è diventato invivibile per tutti, compresi i cronisti incaricati di documentare una situazione di degrado che colpisce tutta la collettività. Oggi più che mai è necessario ribadire con forza il sostegno a tutti i colleghi il cui lavoro viene ostacolato, ci auguriamo che tali gravissimi episodi non abbiano a ripetersi, auspicando che le forze dell’ordine identifichino e assicurino al più presto i colpevoli alla giustizia”. Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana, anche a nome di tutti gli organismi dirigenti del sindacato dei giornalisti, esprime pieno sostegno, se necessario anche legale, a Jacopo Storni e chiede a ministero dell’Interno, a prefetto e questore, di accendere un faro sul lavoro a rischio dei cronisti a Firenze. Dove, non a caso, quella a Storni è la terza aggressione a giornalisti registrata in meno di una settimana.