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Scudo Verde, Nardella: “Nessun pedaggio ma strumento per lottare contro lo smog”

30 Novembre 2023 // Luciano Mazziotta

Nella prima fase verrà utilizzato per quantificare i veicoli in entrata. Poi nel 2024 il primo step di divieti. I bus turistici in questo modo non potranno più evadere il ticket di ingresso

Una “barriera” contro l’inquinamento a Firenze e nella Città metropolitana. È questo l’obiettivo della disciplina che regolerà l’attivazione da parte del Comune di Firenze della “ZTL Scudo Verde” con l’utilizzo di apparecchiature e sistemi telematici per la rilevazione degli accessi. Regole e impegni reciproci sono stati presentati questa mattina a Palazzo Medici Riccardi in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco metropolitano Dario Nardella, il consigliere delegato alla Mobilità e TPL della Città Metropolitana Francesco Casini e l’assessore alla del Comune di Firenze Mobilità Stefano Giorgetti.

“Abbiamo raggiunto un accordo – ha spiegato Nardella – con tutti i sindaci metropolitani che stabilisce i punti fondamentali sull’attivazione di questo strumento. Lo Scudo Verde servirà a controllare i veicoli che sono già oggi non possono circolare, quindi i mezzi molto vecchi e molto inquinanti come diesel euro 0, euro 1, euro 2. È previsto poi un sistema in prospettiva che potrà prevedere altri veicoli inquinanti, ma questo deve andare di pari passo il rafforzamento del trasporto pubblico locale. Non sono previsti pedaggi, non è una Ztl a pagamento. Lo Scudo verde servirà poi per controllare in modo totale i bus turistici che devono pagare un ticket per entrare in città che con questo sistema non potranno più evadere. Altre eventuali restrizioni previste dallo Scudo Verde potranno scattare in futuro solo quando sarà completato il sistema di trasporto pubblico metropolitano, quindi la rete delle tramvie, il passaggio dell’Alta velocità, il rafforzamento del sistema di trasporto su gomma e i parcheggi scambiatori. Tutto per aiutare i cittadini a lasciare l’auto e a utilizzare il trasporto pubblico per raggiungere la destinazione”.

da sinistra: Casini, Nardella e Giorgetti

Cosa prevede lo Scudo Verde ZTL – Come già ribadito nei mesi scorsi, nella prima fase il sistema sarà utilizzato per quantificare i veicoli entranti dalle diverse direttrici viarie. Inoltre, potrà essere utilizzato per verificare il rispetto dei divieti riguardanti i veicoli inquinanti istituiti nel corso degli anni e quindi già in vigore. A partire dal 2024 è stato stilato un cronoprogramma di divieti progressivi. Il primo step, già nel corso del 2024, prevede provvedimenti che riguarderanno i ciclomotori e motocicli (2 e 4 tempi) in classe emissiva euro 0 e 1; le auto e i mezzi merci a benzina in classe euro 0 e 1 e diesel da euro 0 a euro 2 compreso. Nel 2025 i divieti di estenderanno e interesseranno i ciclomotori e motocicli (2 e 4 tempi) in classe emissiva da euro 0 a euro 2 compreso, le auto a benzina stesse classi (da 0 a 2) mentre per le auto diesel le classi andranno da euro 0 a euro 3 compreso. Infine, nel 2026, l’ultimo ampliamento delle categorie di veicoli interessati dai divieti: ciclomotori e motocicli (2 e 4 tempi) da euro 0 a euro 3 compreso; auto a benzina da euro 0 a euro 3 compreso e diesel da euro 0 a euro 4 compreso; mezzi merci a benzina da euro 0 a euro 2 compreso e diesel da euro 0 a euro 3 compresi.  

Una volta ottenuta l’autorizzazione all’utilizzo del sistema dei varchi telematici dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, scatterà una fase di  pre esercizio dopo il quale il sistema sarà attivato. Il Comune potrà utilizzare lo Scudo Verde per garantire il rispetto delle limitazioni esistenti o di stabilire nuove limitazioni per particolari categorie di veicoli o di utenti (per esempio i bus turistici, i mezzi commerciali in attraversamento o i veicoli adibiti al trasporto di merci pericolosi). Per i veicoli che saranno progressivamente interessati potrà essere previsto un numero programmato di transiti annui dai varchi per esigenze di spostamento eccezionali. Il pacchetto degli accessi permessi sarà utilizzabile sia dai residenti nei comuni esterni sia a Firenze (per quest’ultimi potrà tenere conto delle maggiori esigenze di spostamento connesse alle necessità di fruizione di servizi essenziali all’interno del comune di residenza). 

 “La riduzione dell’inquinamento e del traffico veicolare è una priorità della città di Firenze  e della Città Metropolitana – ha aggiunto il consigliere delegato Casini – . Con il disciplinare di oggi viene deciso che la sua entrata in vigore avverrà solo progressivamente nel tempo, e il divieto per gli euro 5 e gli euro 6 scatti soltanto al pieno compimento del potenziamento complessivo del sistema di trasporto pubblico metropolitano. Il divieto per gli euro 5 e gli euro 6 viene così di fatto postdatato per i primi ad almeno dopo il 2026, per gli euro 6 solo dopo la conclusione del progetto metropolitano di trasporto pubblico che dovrebbe essere operativo secondo cronoprogramma nel 2030.  Un ottimo lavoro di sintesi, frutto del lavoro di una cabina di regia tra i Comuni metropolitani”.

Cosa è lo scudo verde – Lo Scudo Verde è una zona a traffico limitato protetta da un sistema di varchi telematici. Nell’anno in corso sono state realizzate 77 porte telematiche intorno alla città. I dispositivi sono segnalati da apposita cartellonistica e preceduti da vie di fuga laterali per instradare i veicoli su itinerari alternativi esterni. Il perimetro dello Scudo Verde è stato definito in modo tale da non condizionare l’accesso dall’esterno ad alcuni poli strategici (Careggi, l’aeroporto Vespucci, le grandi zone produttive, i grandi centri commerciali) o le principali direttrici di collegamento come quella tra il Viadotto Marco Polo e Fiesole. Il perimetro permette inoltre l’accesso ai terminali della rete tranviaria e ai parcheggi scambiatori ai capolinea.  

 Le stime di riduzione dello smog – L’obiettivo principale del progetto è la riduzione delle emissioni inquinanti all’interno del centro abitato attraverso una regolamentazione della circolazione dei veicoli che entrano a Firenze e che sono fra i 250.000 e i 280.000 ogni giorno. Una regolamentazione che si baserà sulla limitazione degli accessi per i mezzi più inquinanti. In questo modo si ottengono due risultati, la diminuzione delle emissioni e quello del numero dei veicoli.  

“Lo Scudo Verde – ha concluso Giorgetti – non deve essere un elemento di preoccupazione per i cittadini perché non ci saranno divieti ulteriori rispetto a quanto già in vigore per ragioni ambientali”. Secondo le simulazioni effettuate lo scudo verde, si tradurrà in una riduzione fino al 18,3% delle percorrenze con veicoli privati sulla rete stradale interna al cosiddetto agglomerato di Firenze (capoluogo e comuni della prima cintura) e fino al 13% sulla rete stradale interna alla Città Metropolitana.  Ma è considerando le riduzioni in termini assoluti che si apprezzano maggiormente gli effetti positivi dello Scudo Verde.  Su Firenze e i comuni della prima cintura le percorrenze con veicoli privati diminuiscono di oltre 107.000 veicoli per km al giorno corrispondenti circa 5.250 tonnellate di C02 e 3,3 tonnellate di PM10 all’anno. Sulla Città Metropolitana i numeri aumentano ulteriormente: oltre 206.000 veicoli in meno al giorno corrispondenti a circa 10.100 tonnellate di C02 e 6,3 tonnellate di Pm10 all’anno.

Le foto a corredo dell’articolo sono di Antonello Serino (MET)

Qui il pdf dettagliato:

scudo-verde-30-11-23Download

Argomenti:attivazione, inquinamento, Scudo Verde

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Info Luciano Mazziotta

Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.

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