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Il Guerriero “torna” finalmente a casa

19 Maggio 2021 // Luciano Mazziotta

Da ieri nella Sala Leone X a Palazzo Vecchio è in mostra l’opera donata da Henry Moore alla città all’indomani della grande rassegna del 1972. La curiosa storia di questo originalissimo bronzo che i fiorentini definirono “monumento al monco” provocando l’ira dell’artista inglese

Il Guerriero di Henry Moore

All’indomani della grande mostra organizzata al Forte di Belvedere nel 1972, Henry Moore decise di donare un’opera alla città di Firenze: la scultura in bronzo Guerriero con scudo (Warrior with Shield), realizzata per la prima volta nel 1953-54 e poi presentata proprio in occasione della celebre retrospettiva fiorentina. L’opera avrebbe dovuto essere collocata nella Loggia di Saturno, in Palazzo Vecchio, ma per una serie interminabile di vicissitudini non ci arrivò mai. Nel 1984, Henry Moore ricevette una fotografia scattata che mostrava la scultura ‘abbandonata’ nel cortile di Palazzo Vecchio. L’artista venne inoltre a conoscenza dell’epiteto “monumento al monco”, con cui i fiorentini goliardicamente la deridevano, e decise di chiederne la restituzione. Il Comune, che nel frattempo aveva perso ogni diritto su di essa, fu costretto a rispedirla in Inghilterra. La vicenda suscitò grande scalpore, anche internazionale, e l’allora sindaco Massimo Bogianckino si impegnò per far tornare la scultura a Firenze. In seguito all’accordo fra il Comune e lo stesso British Institute, si scelse di collocare il bronzo nel primo chiostro del complesso monumentale di Santa Croce, dove fino ad oggi è stato conservato.

Adesso, a cinquant’anni dalla mostra che la portò qui per la prima volta, la scultura ritorna ‘a casa’: da ieri 18 maggio 2021 infatti e fino al 9 gennaio 2022 sarà esposta in Palazzo Vecchio nella Sala Leone X, sottostante proprio a quella Terrazza di Saturno che rappresentava il palcoscenico sognato da Moore per il suo Guerriero. La mostra, a cura di Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento, è promossa dal Comune di Firenze, organizzata da MUS.E e nasce in collaborazione con il British Institute of Florence e Opera di Santa Croce. “Il guerriero mutilato – dice l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – sembra ammonirci di fronte a nuove guerre contemporanee, siano esse contro un virus invisibile o quelle che in queste ore stanno martoriando il Medio Oriente. E’ un grande onore ospitarlo qui a Palazzo Vecchio, vicino alla collocazione prevista originariamente proprio da Moore e che nel passato non si concretizzò, quasi a risarcimento per un artista che amò molto Firenze e che ci ha lasciato una mostra indimenticabile al Forte di Belvedere”.

Un momento della conferenza stampa di presentazione

Circondata dagli affreschi che si trovano nella Sala la figura di questo giovane mutilato sprona i visitatori a resistere di fronte alle battaglie della storia e della quotidianità, mostrandosi in tutta la sua immobile e precaria fierezza. Moore, pacifista impegnato, che aveva attraversato ben due guerre mondiali, celebra l’eroismo mettendo in evidenza la disumanità di ogni conflitto fratricida. “Anni fa – aggiunge Risaliti – abbiamo intrapreso un progetto scientifico intitolato Relocated, inteso come atto di ricomposizione tra opere d’arte e contesti originali. Ne sono stati fulgidi esempi il ricongiungimento in Palazzo Vecchio degli Arazzi Medicei disegnati da Pontormo e Bronzino e la Chimera di Arezzo, ricollocata temporaneamente in Sala Leone X, dove aveva desiderato esibirla Cosimo I al suo tempo. Oggi si aggiunge un altro tassello a quelle intenzioni di partenza. Restituire ai luoghi qualcosa della loro originale composizione e viceversa alle opere il loro contesto di partenza, può in certi casi aiutare nella lettura di significati remoti e di nuove suggestioni”.  Conclude Sebastiano Barassi, direttore della Henry Moore Collections & Programmes: “La Henry Moore Foundation accoglie con entusiasmo il ritorno del Guerriero con scudo a Palazzo Vecchio per questa mostra. Moore creò questo calco del Guerriero appositamente per Firenze”.

Henry Moore, GUERRIERO CON SCUDO – 18 maggio 2021-9 gennaio 2022, Museo di Palazzo Vecchio, Sala Leone X, Piazza della Signoria (biglietto incluso in quello dei musei civici ). Orari: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica ore 9-19; giovedì ore 9-14.

Argomenti:Guerriero, Henry Moore, Mostra, Palazzo Vecchio, Tommaso Sacchi

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Info Luciano Mazziotta

Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.

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