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Schrecker: “Che sfida affascinante realizzare i costumi per Cio-Cio-San”

29 Agosto 2024 // Luciano Mazziotta

A 120 anni dal suo debutto, Madama Butterfly chiude il 70° Festival Puccini nell’edizione 2004 con gli abiti di Regina Schrecker, la scenografia di Kan Yasuda, la regia di Vivien Hewitt e uno speciale foulard dedicato al maestro lucchese

Il presidente del Puccini Festival Franco Moretti, l’assessore Sandra Mei che indossa il foulard creato per l’occasione e la stilista Regina Schrecker

Per i 120 anni dal suo debutto, avvenuto 17 febbraio 1904 al Teatro alla Scala, Madama Butterfly che chiude il 70° Festival Puccini nell’anno in cui ricorre il centenario della morte del compositore lucchese, potrà contare sulla ripresa della edizione realizzata nel 2004 con la regia di Vivien Hewitt, la scenografia dello scultore giapponese Kan Yasuda e soprattutto i costumi disegnati dalla celebre stilista internazionale ma fiorentina d’adozione  Regina Schrecker. Schrecker già nel 2000 aveva disegnato, progettato e seguito l’esecuzione, sempre per il Festival, degli abiti di scena per quest’opera. Ma nel 2004, per i 100 anni dalla prima, sapendo che l’opera sarebbe andata in tournée all’estero compreso il Giappone, fu deciso di realizzare una messa in scena senza tempo anziché quella ancorata a una visione troppo classica della cultura giapponese sia nei costumi che nella scenografia.

“I giapponesi – ricorda Schrecker che conosce molto bene la civiltà e la cultura orientale, dato che per tanti anni ha portato la sua moda in Cina, in Giappone e in Mongolia – non apprezzano vedere rappresentate dagli occidentali la loro storia e le loro tradizioni perché lo considerano come una mancanza di rispetto. L’idea di una messa in scena senza tempo è stata vincente. Fu infatti un grande successo non solo in quel paese, come anche alla chiusura dell’Expo del 2005 ad Aichi, ma anche in altri come Germania, Stati Uniti e Korea. Sono convinta che lo sarà anche in questa edizione del Festival”.

Schrecker fin da bambina ha sempre amato il teatro e per lei realizzare i costumi di Butterfly, con la proverbiale professionalità e con l’altrettanto fortissima passione, è stata una vera e propria sfida affascinante e impegnativa iniziata con lo studio dell’opera. “Prima di disegnare gli abiti ho letto il libretto, ho voluto conoscere la vita del compositore e l’epoca in cui Giacomo Puccini ha ambientato Madama Butterfly. – continua la stilista – Il Maestro non è mai stato in Giappone ma nei primi del ‘900 la cultura giapponese andava molto di moda in Europa”.

L’idea di una messa in scena senza tempo è venuta all’artista Kan Yasuda le cui opere, in particolare quelle che si trovano nella sua isola, Hokkaido, sono enormi e minimaliste realizzate in marmo nel suo laboratorio di Pietrasanta dove vive ormai da molto tempo. “Per me è stata una grande sfida – prosegue Regina Schrecker – perché i miei costumi dovevano, e devono ancora oggi, interagire con la scenografia che, nonostante sia molto contemporanea, celebra anche il simbolismo racchiuso nella cultura giapponese”. La scena infatti è dominata da una grande scultura curva ed essenziale di Ken Yasuda realizzata in materiale leggero dagli artisti dei carri del Carnevale di Viareggio. I costumi sono gli stessi del 2004 e sono indossati da tutti, protagonisti, coro e comparse. “Sono stati realizzati con tessuti spalmati, su cui è stata applicata una patina di materiale plastico che dona lucidità – spiega la stilista – I colori sono chiari in modo che possano essere colorati dalle luci del teatro. L’effetto è davvero molto bello”.

Schrecker con lo scultore Ken Yasuda e la regista Vivien Hewitt

In particolare Cio Cio San, che per Regina Schrecker è comunque una donna forte nonostante la sua fragilità di donna innamorata e innocente, indosserà un semplice abito bianco con sopra un mantello rosso da sposa in organza, molto vaporoso e di grande effetto, che mette in risalto il suo stato d’animo. “Il suo amore per Pinkerton è vero e puro – conclude la stilista – lei rinuncia alla sua cultura, alla sua famiglia e alla sua religione per sposarlo e vivere come sua moglie”.

L’opera sarà diretta dal Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, Cio Cio San è interpretata da Valeria Sepe (31 agosto) e Marina Medici (7 settembre), Suzuki da Anna Maria Chiuri, Pinkerton da Vincenzo Costanzo e Sharpless da Vincenzo Bologna. Per questa occasione Regina Schrecker ha creato anche una sciarpa ispirata a Madama Butterfly. Un modo per far sì che la cultura sia davvero patrimonio di tutti.

Cio-Cio-San è anche la protagonista dell’ultimo appuntamento con le Conversazioni sull’opera in programma sabato 31 agosto alle 18 all’Auditorium Simonetta Puccini di Torre del Lago. La rassegna di incontri dedicati ai grandi capolavori pucciniani, promossa ed organizzata dalla omonima Fondazione, vedrà la partecipazione del Maestro Silvia Gasperini  che, commentando i vari passaggi musicali e soffermandosi sulle parti salienti del libretto introdurrà il pubblico a Madama Butterfly, in scena poco più di due ore dopo al Gran Teatro all’Aperto, assieme alla soprano Rossella Vinigiani che si esibirà in alcuni dei brani più celebri dell’opera

Argomenti:centenario, costumi, Giacomo Puccini, madama butterfly, Regina Schrecker

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Info Luciano Mazziotta

Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.

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