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Vandali antisemiti in via Bovio e Scialoja: pietre d’inciampo imbrattate e svastiche sotto il portone

21 Luglio 2022 // Luciano Mazziotta

Nel pomeriggio le scritte sono state cancellate. La condanna della politica fiorentina. Nardella: “La vostra ignoranza non vincerà mai”

Un gesto vergognoso e oltraggioso. Sono state imbrattate le pietre d’inciampo in via Scialoja al Quartiere 2. Se ne sono accorti i residenti che si trovavano a passare per la strada. Come è noto, Le pietre d’inciampo sono un’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. A Firenze sono 73. Quelle vandalizzate sono state almeno tre, tra cui quelle in memoria Giorgio Levi delle Trezze, Xenia Haya Poliakov e Lucia Levi, colpite da una bomboletta nera, con affianco la sigla FGC, riconducibile ad un movimento antisemita di estrema sinistra. In via Scialoja invece, sotto un portone, sempre con una bomboletta nera, è stato disegnato il simbolo delle SS naziste. Nel pomeriggio le scritte sulle pietre sono state rimosse. 

Le scritte cancellate nel pomeriggio dal portone di via Scialoja e dal marciapiede in via Bovio

Immediate le reazioni della politica fiorentina: su tutte quella del sindaco Dario Nardella affidata a Twitter: “Dove le vittime della shoah furono arrestate abbiamo installato le pietre d’inciampo per mantenere viva la memoria. A chi le ha coperte con simboli nazisti dico: la vostra ignoranza non vincerà mai. Voi le coprite, noi le puliamo. E con le telecamere cercheremo il responsabile”. L’assessore alla Cultura della Memoria Maria Federica Giuliani parla di “Un gesto da condannare senza se e senza ma’ e aggiunge: “Si tratta di un episodio grave perché questi blocchetti incastonati del marciapiede sono la testimonianza di una tragedia della storia. Ogni pietra riporta il nome di una persona che ha perso la vita a causa della violenza e delle deportazioni nazi-fasciste avvenute anche a Firenze. Perciò imbrattare questo segno della memoria rappresenta un oltraggio alle tante vittime dell’Olocausto davvero intollerabile. Firenze con orgoglio onora e ricorda queste persone grazie all’azione silenziosa di tanti cittadini che se prendono cura e che, al contrario di questi vigliacchi, periodicamente mappa alla mano fanno il giro della città per tenerle pulite e conservarle con amore”. 

Per Sara Funaro – assessore all’educazione – “Si tratta di un grave episodio che condanniamo con forza. Firenze si riconosce nei valori della Resistenza, dell’antifascismo e dell’antisemitismo. Chi compie questi gesti non ha rispetto del passato e calpesta la nostra memoria. Mi auguro che i responsabili vengano  individuati al più presto”. Sottolinea Antonio Montelatici (Centro): “è un gesto indegno e costituisce un gesto che non può, in alcun modo, trovare spazio nella nostra città, oltreché in una società civile e democratica. Gli autori di questo vile gesto offendono le vittime della tragedia dell’Olocausto, e spero che siano al più presto assicurati alla giustizia”. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del Quartiere 2, Michele Pierguidi, che sui suoi canali social ha scritto: “Confido nelle telecamere ma soprattutto nella giustizia divina. Immani teste di c….”.

Argomenti:antisemitismo, Pietre d'inciampo, Quartiere 2, vandalismo

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Info Luciano Mazziotta

Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.

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